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Proroga auspicata per ecobonus edilizia
Antonella Ferri • ott 26, 2021

Ecobonus nell'edilizia


In caso di mancata proroga del super bonus del 110%, in discussione in questi giorni nella legge di Bilancio 2022, per esercitare l’opzione di cessione del credito a terzi (per esempio, la banca) o lo sconto in fattura parziale, scatta una corsa contro il tempo per effettuare e pagare i lavori agevolati.

Per le villette il termine è ora il 30 giugno 2022.

Stato avanzamento lavori

L’opzione di tutti i crediti edili indicati nell’articolo 121 del Dl 34/2020 (quindi, anche non al 110%) «può essere esercitata in relazione a ciascuno stato di avanzamento dei lavori». Solo per il super bonus del 110%, l’opzione tramite Sal è possibile solo se sono rispettate contemporaneamente queste due condizioni:

- i lavori corrispondenti al Sal, almeno del 30%, devono essere già effettuati e asseverati all’Enea per il super ecobonus e al Comune per il super sismabonus;

- per i privati e i condomìni (che utilizzano il criterio di cassa) le relative spese devono essere già pagate, per lo sconto in fattura parziale o la cessione del credito (condizione sempre necessaria per tutti i bonus, anche se diversi dal 110%); per le imprese, utilizzando il principio di competenza, questo requisito del «sostenimento della spesa» naturalmente è già rispettato se si certifica il Sal della prima condizione.

Non sono possibili, invece, queste opzioni per le spese che, anche se già pagate dai privati e dai condomìni, siano relative a lavori non ancora ultimati, per la percentuale dello stato di avanzamento dei lavori.

Va ricordato che è stata introdotta un’ulteriore condizione per esercitare le opzioni per il 110% e cioè che i requisiti (spese pagate per i privati e Sal effettuato, per tutti, almeno al 30%) siano rispettati «nel medesimo anno di imposta».

Fine 2021

Pertanto, per poter esercitare, ad esempio, entro il 16 marzo 2022 l’opzione sottoscritta nel 2021, tramite Sal, è necessario, entro la fine del 2021, sostenere le spese e terminare un Sal di almeno il 30 per cento. Altrimenti è possibile usare la prima rata della detrazione del superbonus nella dichiarazione dei redditi per il 2021, attestando che i lavori non sono ultimati.


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